Il dramma della terza età? La solitudine

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Nella società di oggi l’anziano viene visto come un peso inutile e gravoso di cui si desidera solo sbarazzarsi. Fino a quando egli svolgeva una funzione attiva, sia nei confronti della società, sia nei confronti della famiglia allora veniva oltre che ben visto anche lodato. Questa concezione di vecchiaia è altamente sbagliata; non si può sminuire un uomo o una donna che dopo aver dedicato l’intera vita al lavoro, dopo essersi prodigato/a per qualcuno di caro adesso si gode per così dire un po’ di meritata tranquillità. Si presenta inoltre un altro problema molto frequente anche tra i giovani, si tratta della solitudine, del non riuscire ad integrarsi con gli altri, del non riuscire ad interagire o anche a trovar un posto nel mondo. Certo, magari per un quindicenne non sembrerà la fine del mondo, ma per un ottantenne che non vive di tecnologia ciò gli farà credere di essere di gran peso. Tesi confermata in un articolo “Panorama di attualità anziani” di C. Benozzo.

Ma ai tempi di oratori come Cicerone o Seneca l’anziano come era visto effettivamente? « Io lodo quella vecchiezza che sta salda sui fondamenti posti nella giovinezza» sosteneva Cicerone , Sulla vecchiaia XVII 62-64.
« Il termine vecchiaia designa un’età stanca, ma non affranta» aggiunge Seneca, Lettera a Lucilio XXVI 1-2. Come si può notare i due autori danno vita ad un inno di lode della vecchiaia posta come una soglia che attribuisce agli uomini autorevolezza e venerabilità. Bisognerebbe trarre esempio da questi scritti poiché l’anziano è un esempio vivente di patrimonio della civiltà, del popolo e per questo dovrebbe essere rispettato sia dagli adolescenti sia dagli adulti.
La società di oggi è l’origine di tutti i mali della solitudine per l’uomo,del non sentirsi mai all’altezza, del non essere come la società vuole…ecco perché bisogna battersi per essere controcorrente per distinguersi partendo anche dalle piccole cose, come ad esempio i vestiti da indossare, fino ad arrivare a cose più importanti come il lottare per i propri ideali. Bisogna sentirsi amati sempre e comunque, mai sentirsi soli ed abbandonati e mai sentirsi inutili perché ogni persona è unica ed indispensabile. Fa male pensare che non tutte le persone, specialmente gli anziani si sentano così. Bisognerebbe farli sentire parte integrante della famiglia. Occasione perfetta potrebbe essere durante una festività come ad esempio il Natale da passare con tutta la famiglia giusto? …beh non è così purtroppo. Si registrano migliaia di chiamate nei call centers e molta disperazione. Si tende a sbarazzarsi dei propri nonni senza pensarci più di due volte causando lo sconforto infinito ed il malessere di quest’ultimi (La Repubblica 27 Dicembre2004)
La maturità si vede in molte cose, una di queste è il rispetto nei confronti degli uomini specialmente degli anziani: la famiglia è tutto, la famiglia è amore, la famiglia è solidarietà, la famiglia è casa e nessuno, ma proprio nessuno deve essere lasciato da solo
MAIRA DI FAZIO III A

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